Prodotti a metro zero
Lo senti il profumo dei frutti dimenticati? Le corniole, le noci del Bleggio, le mele cotogne, l’uva spina. I nostri anziani li conoscono bene. Un tempo, non lontano, erano frutti preziosi. Crescevano spontanei nelle campagne, donando abbondanti raccolti.
Poi i tempi sono cambiati. Sono arrivati nuovi stili di vita e abitudini alimentari. I contadini hanno scelto colture più produttive. Questi frutti sono spariti, portando con sé memorie, usanze, valori e antiche tradizioni.
Frutti perduti, ma non per sempre. Ora sono tornati. Ritrovati, riscoperti e valorizzati dai giovani contadini. Lungo i sentieri di campagna, bussa alla porta delle loro piccole aziende e fermati a parlare con loro. Hanno storie bellissime da raccontare. Storie di vita, di famiglia, di sogni realizzati e di altri da compiere.
Passione per la terra da generazioni
Sono giovani che hanno scelto di impegnarsi nell’agricoltura, spesso dopo una formazione universitaria. Si dedicano alla cura della terra,seguendo le orme dei propri padri.
Lo fanno con una coscienza nuova, rispettosa della natura e della sua biodiversità. Lavorano per un’agricoltura diversa, sostenibile e di qualità. Poco ma buono, come si diceva un tempo. Perché la terra è un bene comune e va rispettato.